RAINBOW MOONLIGHT – VERSO ROVERETO E OLTRE!
Siamo Alessia, Elisa, Martina, Martina, Silvia, Sofia e Valentina, studentesse della 2B dell’istituto G. Bearzi e componenti della squadra “Rainbow Moonlight”. Ci stiamo preparando per la finale nazionale della “First LEGO League”, competizione a squadre di scienza e robotica, e vogliamo condividere le nostre idee per il progetto scientifico.
Il tema della gara di quest’anno è la vita nello spazio e i problemi di natura tecnica, fisiologica e psicologica ad essa collegati. Noi ci siamo concentrate sugli ultimi due aspetti.
Durante la permanenza in orbita, gli astronauti devono affrontare numerosi problemi dal punto di vista fisiologico e psicologico.
La microgravità, cioè la minore attrazione gravitazionale rispetto a quella terrestre, indebolisce le ossa, il sistema muscolare e diversi organi degli astronauti: in assenza di peso non c’è molto carico sullo scheletro e, in risposta, il corpo riduce la massa ossea mentre il cuore, non dovendo più contrastare la forza di gravità per pompare il sangue nel corpo, cambia forma. Per contrastare questi problemi gli astronauti si allenano due ore e mezza ogni giorno (180 lunghissimi minuti!); infatti la Stazione Spaziale Internazionale è dotata di una palestra spaziale con diversi macchinari.
Dal punto di vista psicologico, gli astronauti possono avere delle difficoltà ad abituarsi alla vita lontano dalla Terra e alla condivisione di uno spazio ristretto per lungo tempo. Ciò può determinare varie forme di ansia.
Per cercare di risolvere questi problemi, abbiamo deciso di dotare gli astronauti di un visore per la realtà virtuale e aumentata.
Inizialmente abbiamo provato ad usare il visore “VR 3D antsat” collegato a molte applicazioni dedicate e, in questo modo, abbiamo potuto notare che i luoghi proposti sono anonimi e quindi non sono di particolare conforto per gli astronauti.
Per questo motivo abbiamo deciso di collegare il nostro visore direttamente a Google Maps Street View. L’esperienza è stata emozionante e ci siamo sentite immerse in un altro mondo: questa è esattamente la sensazione che desideriamo ottenere!
L’astronauta può utilizzare il visore durante il suo allenamento giornaliero per ottimizzare il tempo. Inoltre, supponendo che si alleni correndo su un macchinario simile a un tapis roulant, la simulazione di una passeggiata sembrerà più realistica e quindi la nostra idea risulterà più funzionale.
Ogni astronauta, in base alle sue preferenze, può scegliere diverse tipologie di luoghi da visitare: paesaggi marini, montani, pianeggianti, collinari, boschivi e urbani.
Con il nostro progetto intendiamo offrire agli astronauti la possibilità di visitare località reali, non artificiali; in questo modo è possibile visitare i propri luoghi preferiti o anche città mai viste, ma che si desidererebbe visitare.
Noi ci aspettiamo che, grazie alla nostra idea, gli astronauti possano allenarsi in modo più divertente e possano sperimentare meno ansia.
La nostra soluzione potrebbe essere utilizzata anche in ospedale, per esempio dai pazienti in quarantena per divertirsi, passare il tempo e distrarsi dalla malattia o dalle persone tetraplegiche costrette a letto che in questo modo possono visitare, seppur virtualmente, luoghi altrimenti non accessibili.
I giorni 8 e 9 marzo saremo impegnate alla finale nazionale della FLL a Rovereto: fate il tifo per noi!!!!